Per il quarto giorno di fila i costi del carburante rivelano un andamento preoccupante: la colpa sarebbe di arabi e russi.
I discussi prezzi della benzina continuano a far preoccupare gli automobilisti italiani. Il costo del carburante, infatti, ha superato di nuovo il confine dei 2 euro al litro. Il motivo, secondo quanto riportato dagli esperti, è la decisione di Arabia Saudita e Russia, colpevoli di aver prolungato fino al 2024 i tagli alla produzione del petrolio.
Ieri il Brent, a causa di queste nuove disposizioni, è arrivato a costare 90 dollari al barile e, di conseguenza, l’andamento dei prezzi della benzina in Italia insiste nell’impennarsi. Oggi, infatti, è il quarto giorno di aumento costante del costo del carburante rispetto ai pronostici del governo.
I prezzi odierni
Analizzando i dati della Staffetta Quotidiana che elabora i valori raccolti dall’Osservatorio Prezzi del ministro delle Imprese e del Made in Italy, ci si accorge che il costo medio della benzina self service si attesta sui 1,959 euro al litro mentre, quello del diesel self service, sta a 1,864 euro al litro.
Molto più alti, invece, i prezzi del carburante acquistabile sulla rete autostradale. Il costo della benzina, infatti, si attesta a 2,028 euro al litro in modalità self service e si aggira su uno spaventoso valore di 2,276 euro al litro al servito. Il gasolio, invece, è stabile sui 1,946 euro al litro al self.